Napoli, Spirito d’Assisi e dialogo interreligioso, l’incontro nel racconto di Lucia Antinucci
NAPOLI – « Lo “Spirito di Assisi” e la “Profezia della pace”» è il tema degli Incontri formativi e spirituali a carattere interreligioso organizzato dal Centro Studi Francescani per il Dialogo Interreligioso e le Culture con sede in Maddaloni (Ce)[1].
Dall’annuario 2019/2020 dedicato al «2020 anno internazionale della salute delle piante» apprendiamo la linea guida del medesimo Forum: « Lo “Spirito di Assisi” raccoglie, a livello regionale, la partecipazione di credenti appartenenti alle diverse Comunità religiose sparse sul Territorio campano che s’impegnano per la formazione al dialogo, alla pace, alla fraternità universale, sul modello di san Francesco d’Assisi e di tanti altri testimoni dell’unità del genere umano e dell’amore.
Il percorso formativo di quest’anno, segnato dall’esigenza del confronto, della conoscenza dell’altro, ma altresì dal bisogno di condividere momenti di preghiera e di approfondimento spirituale e religioso, prevede una lettura a più voci di argomenti comuni, preceduta da un momento di preghiera offerto dalla comunità che ospita, di volta in volta, l’incontro di approfondimento interreligioso. Gli incontri formativi sono aperti a tutti, credenti e non».
Diversi gli appuntamenti di cui alcuni già realizzati e nel dettaglio: il 25 settembre 2019 a Maddaloni (Ce) presso il Centro Studi Francescani con il tema “Sacro e divino nelle diverse esperienze religiose: una lettura comparata”; il 23 ottobre 2019 a Torre del Greco (Na) presso la Parrocchia S. Antonio di Padova con il tema “Preghiera e meditazione nelle diverse religioni”; il 27 novembre 2019 a Napoli presso la Comunità int.le Dzogchen di Namdeling con il tema “Sofferenza e felicità nelle tradizioni religiose”; il 20 dicembre 2019 a Caserta presso la Chiesa Taoista con il tema “La compassione nelle varie religioni”; il 22 gennaio 2020 ad Afragola (Na) presso la Parrocchia S. Giorgio Martire con il tema “Il perdono, cuore di ogni esperienza \religiosa”; il 26 febbraio 2020 a Napoli presso la Parrocchia S. Cuore con il tema “Il perdono, cuore di ogni esperienza religiosa”.
Non più in presenza ma a distanza sono stati realizzati gli appuntamenti a seguire ovvero quello del 25 marzo 2020 in presenza ma di fatto realizzato in videoconferenza il 29 marzo 2020 con il tema “Il ruolo della donna in prospettiva interreligiosa” mentre l’ultimo incontro previsto il 29 aprile 2020 in presenza ma di fatto realizzato in videoconferenza si è tenuto lo scorso 26 aprile 2020 sul tema “I giovani e la spiritualità nelle varie religioni”.
Circa i futuri incontri quello del 20 maggio 2020 in presenza si terrà in videoconferenza il 24 maggio 2020 sul tema “Scienza e religione in dialogo”. A seguire (non è ancora dato sapere se in presenza o in video conferenza) sono previsti gli incontri del 24 giugno 2020 a Salerno presso l’Istituto Buddista Soka Gakkai (Via Casa Manzo, 67 [ore 19.30]) con il tema “Pluralismo e identità religiosa: la via del dialogo fraterno” e il 30 giugno 2020 a Maddaloni (Ce) presso il Centro Studi Francescani (Via S. Francesco, 117 [ore 19.30]) con il tema “Il dono della fraternità universale” e a seguire agape fraterna e programmazione.
All’incontro del 26 aprile 2020 hanno reso parte: Angela Furcas e Silvio Cossa di fede Baha’i, Amedeo Imbimbo buddhismo tibetano comunità Sangha Rimé, Maurizio di Veroli comunità ebraica di Roma gruppo musicale Davka, Luigi Vitiello buddhismo tibetano comunità Dzogcen, Antonio D’Urso parrocchia S. Antonio di Padova in Torre del GReco GIFRA, Maria Favali del centro Baha’i nazionale e copresidente di Religion for Peace, Luciano Tagliacozzo comunità ebraica i Napoli docente di ebraico, Luigi Di salvia presidente nazionale di Religion for Peace, Michele Schioppa e Vincenza Moniello del Centro studi francescani per il dialogo interreligioso e le culture, Don Eduardo Scognamiglio teologo direttore del CSFDIC, Lucia Antinucci moderatrice del CSFDIC e coordinatrice del gruppo interreligioso ‘Spirito di Assisi’.
Dell’incontro, di cui è disponibile on line la registrazione al link https://www.facebook.com/amedeo.imbimbo/videos/10216245888876672/ , abbiamo chiesto alla coordinatrice di condividerci il verbale dell’appuntamento.
Ecco il testo del verbale redatto dalla prof.ssa Lucia Antinucci: «Nonostante la situazione di emergenza, il gruppo interreligioso Spirito di Assisi del Centro studi francescani per il dialogo interreligioso e le culture (CSFDIC) non ha cessato le sue attività, anche se in modo telematico. Lo scorso 26 aprile, infatti, si è svolto in videoconferenza l’incontro sul tema I giovani e la spiritualità.
I PARTECIPANTI – Hanno preso parte all’incontro molti rappresentanti delle principali componenti religiose del gruppo gruppo Spirito di Assisi. In paeticolare, erano presenti: Angela Furcas e Silvio Cossa di fede Baha’i, Amedeo Imbimbo in rappresentanza del Buddhismo tibetano Comunità Sangha Rimé, Maurizio Di Veroli della Comunità ebraica di Roma, promotore del progetto musicale interreligioso Davka, Antonio D’Urso del Movimento GIFRA (gioventù francescana), Luigi Vitiello del Buddhismo tibetano Comunità Dzogcen, Maria Favali del Centro Baha’i nazionale e copresidente di Religion for Peace, Maryam Rosanna Sirignano della Confederazione Islamica della Campania, Luciano Tagliacozzo della Comunità Ebraica di Napoli, Luigi Di Salvia presidente nazionale di Religion for Peace, Michele Schioppa e Vincenza Moniello del CSFDIC, il teologo don Edoardo Scognamiglio direttore del CSFDIC, Michele Giustiniano responsabile della sala stampa della Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale sezione San Tommaso d’Aquino, Lucia Antinucci del CSFDIC e coordinatrice del gruppo Spirito di Assisi, che ha moderato l’incontro. Da tutti gli interventi è emersa la grande attenzione ai giovani da parte di tutte le religioni rappresentate, sia con l’attività formativa, sia per il loro coinvolgimento in modo attivo.
GLI INTERVENTI – Angela Furcas ha illustrato i progetti educativi Baha’i messi in atto per i bambini e i giovani: “E’ molto importante – ella ha affermato – che i giovani sviluppino una consapevolezza dell’Unità a tutti i livelli, che la Fede Bahá’í ha messo in evidenza, come Principio cardine della Sua Rivelazione. Maurizio Di Veroli ha presentato il progetto musicale interreligioso Davka realizzato da giovani della Comunità ebraica di Roma. Amedeo Imbimbo ha illustrato la formazione buddhista che coinvolge anche i giovani, basata sulla sinergia tra mente e cuore, all’empatia e alla collaborazione. “Se si offrono ai giovani – egli ha affermato – mezzi che li aiutano a ricongiungersi con la loro natura fondamentale, la natura di Buddha, sviluppando apertura e chiarezza nelle loro menti e la compassione nei loro cuori, le nuove generazioni verranno orientate nella direzione dell’approfondimento del senso del sacro”. Maryam Sirignano ha evidenziato i problemi dei giovani, quali la mancanza di lavoro, l’incertezza del futuro, le discriminazioni anche a carattere religioso. Un futuro migliore – ha aggiunto la giovane islamica – può venire solo dalla interazione tra giovani, adulti e anziani per abbattere le barriere, anche quelle religiose: “La spiritualità in sostanza è qualcosa di molto pratico che mira al benessere della persona. Ne abbiamo bisogno tutti, sia giovani che adulti che anziani. Collaborando, superando le barriere del linguaggio, abbandonando i pregiudizi si può sperare di costruire relazioni paritarie, armoniose basate sul dialogo. Per dialogare bisogna essere però disposti a cedere una parte di se stessi, a cambiare visuale insieme all’altro, cosa non facile, ma possibile grazie allo sforzo quotidiano”. Antonio d’Urso, giovane della parrocchia S. Antonio di Padova in Torre del Greco, ha raccontato la sua esperienza religiosa in parrocchia favorita dal servizio liturgico come ministrante e anche dal Movimento della Gioventù francescana. Luigi Vitiello ha messo in risalto il programma educativo buddhista per i bambini basato sul rispetto verso qualsiasi essere vivente, mentre per gli adolescenti mira particolarmente alla responsabilità personale. Maria Favali ha evidenziato che la formazione Baha’i per i giovani, ma anche per gli adulti, è incentrata sul servizio all’umanità, massima espressione del culto spirituale. Luigi Di Salvia ha illustrato il programma di formazione per i giovani di Religion for Peace; essi vanno affiancati per promuovere il loro protagonismo nella costruzione dell’unità delle religioni e nel superamento dei proselitismi. Luciano Tagliacozzo ha parlato della sua esperienza giovanile che l’ha portato ad abbandonare gli studi di matematica e fisica per seguire il percorso delle scienze infermieristiche come vocazione a servire coloro che soffrono. La solidarietà è una dimensione importante per la formazione dei giovani – ha sottolineato – anche per affrontare questo momento di grave emergenza mondiale. Don Eduardo Scognamiglio ha fatto riferimento a vari discorsi di Papa Francesco ai giovani e all’esortazione postsinodale Christus vivit. Si tratta – ha affermato – di ascoltare i giovani, di camminare col loro, rinnovando la nostra spiritualità e puntando all’autenticità. Michele Giustiniano ha espresso il suo compiacimento per l’iniziativa del CSFDIC, proponendo per i prossimi mesi di realizzarla in diretta streaming per consentire una fruizione più allargata.
PROSSIMO APPUNTAMENTO – L’incontro interreligioso in videoconferenza si è concluso con un momento artistico: Maurizio Di Veroli si è esibito con un canto ispirato a un salmo. Il prossimo appuntamento interreligioso è previsto per domenica 24 maggio in videoconferenza alle ore 17 sul tema La scienza e la religione».
Ringraziando Lucia Antinucci per la sua preziosa opera e il teologo prof. Don Edoardo Scognamiglio per avere promosso, in qualità di Direttore del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le Culture, questo forum dal titolo « Lo “Spirito di Assisi” e la “Profezia della pace”» si conceda il lettore con alcuni pensieri/estratti sul tema, che accompagnano la programmazione del ciclo nel su citato Annuario del Centro Studi Francescani:
«Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione all’apertura agli altri, è la grande scuola di libertà e di pace. In famiglia, tra fratelli s’impara la convivenza umana, come si deve convivere in società. Forse non sempre ne siamo consapevoli, ma è proprio la famiglia che introduce la fraternità nel mondo! A partire da questa prima esperienza di fraternità, nutrita dagli affetti e dall’educazione familiare, lo stile della fraternità si irradia come una promessa sull’intera società e sui rapporti tra i popoli» (Papa Francesco, Udienza del 18-2-2015).
«È stato dimostrato che l’odio e la paura distruggono le difese immunitarie, mentre la bontà le rafforza. Che fare del bene, aprirci agli altri, accresce il nostro benessere. Al contrario, ci sono ampie evidenze scientifiche che gli atteggiamenti negativi si ripercuotono in maniera negativa su noi stessi, prima ancora che sugli altri» (Dalai Lama, La felicità al di là della religione).
«La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, che ha creato l’universo, le creature e tutti gli esseri umani – uguali per la Sua Misericordia –, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere» (Documento sulla Fratellanza umana).
«Amicizia e fratellanza non devono essere esclusivi e oppositori nei confronti di altri. In particolare di tutti coloro che si riconoscono nell’eredità spirituale di Abramo. Ebrei, cristiani e musulmani sono chiamati senza esclusioni a questa responsabilità di pace» (Rav. Riccardo Di Segni, Discorso del 17-1-2010).
«Ho solo tre cose da insegnare: semplicità, pazienza, compassione. Questi sono i tre tuoi più grandi tesori. Semplicemente nelle azioni e nei pensieri, tu ritorni alla fonte dell’essere. Paziente sia con gli amici sia con i nemici, tu ti concili con il senso delle cose. Compassionevole verso te stesso, riconcili tutti gli esseri del mondo» (Lao Tzu).
«Se desiderate con tutto il cuore la fratellanza con ogni razza del mondo, i vostri pensieri positivi e spirituali si propagheranno, il vostro desiderio diverrà il desiderio degli altri e si farà sempre più forte fino a fissarsi nella mente di tutti gli uomini» (La saggezza di ‘Abdu’l-Bahá).
[1] Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture, presso chiesa San Francesco d’Assisi in Via San Francesco d’Assisi, 117 – 81024 Maddaloni (Ce). Contatti telefax 0823434779; Cell 3515551000 e-mail: edosc@libero.it, www.centrostudifrancescani.it e https://www.facebook.com/centrostudifrancescani/.
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