Giovedi 22 Febbraio, presso la parrocchia di S. Antonio Di Padova in Torre del Greco, il Centro Studi Francescani per il Dialogo Interreligioso e Culturale (con sede in Maddaloni), ha voluto celebrare lo “Spirito di Assisi” invitando i diversi rappresentanti religiosi che sono impegnati per la pace e il dialogo tra le comunità e i popoli a livello regionale.
Il Signore ha voluto elargire un dono cosi grande alla comunità parrocchiale di S. Antonio di Padova: vivere un momento di preghiera intenso, profondo e spiritualmente alto insieme a chi professa una religione diversa da quella cristiana, ma che ha comuni radici ed è nostro fratello in Dio.
Non è stato un semplice incontro tra culture diverse, tra differenti religioni e confessioni di fede; è stato piuttosto un momento di preghiera, tutti uniti all’unisono nell’invocare il Dio della pace e del dialogo, un momento di condivisione, ricco di insegnamenti e riflessioni.
L’arcobaleno della pace che ha fatto da cornice a questo incontro, insieme ai simboli delle varie religioni portati in processione dai giovani francescani della parrocchia, rappresentano non solo un segno di pace e di fratellanza, ma soprattutto di speranza per un mondo nuovo, dove l’odio verso “il diverso”, l’intolleranza e l’egoismo diffuso, siano sostituiti dall’Amore di Dio, dall’apertura ed il rispetto verso ogni uomo di buona volontà!
“Stare insieme per pregare, l’uno accanto all’altro, senza aver paura della diversità, nella libertà dello Spirito che soffia come e dove vuole…“: ecco la riflessione del parroco, padre Mario Folliero ofm, che insieme alla Dottoressa Lucia Antinucci, socia del Centro Studi, presidente dell’amicizia ebraico-cristiana di Napoli, dottore in Teologia ha coordinato e moderato gli interventi che si sono susseguiti in maniera naturale in un clima di raccoglimento, di preghiera e di silenzioso ascolto.
I canti, come “Fratello sole, Sorella Luna”, “La canzone di S. Damiano”, eseguiti dalla corale “S. Antonio”, hanno accompagnato i partecipanti lungo questo viaggio attraverso le radici e le peculiarità delle diverse confessioni religiose.
L’incontro ha avuto una struttura molto semplice e lineare: l’intervento e la testimonianza di ciascun rappresentante religioso è stato preceduto da un momento musicale specifico e da una lettura tratta dagli scritti della specifica confessione religiosa.
Padre Eduardo Scognamiglio, dell’ordine dei Frati minori conventuali Teologo e direttore del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture, ha introdotto il momento di riflessione per la fede cristiana prendendo spunto dalla Quaresima come periodo favorevole per la conversione e la purificazione dell’essere umano.
La testimonianza buddista, tenuta dal Dottor Sergio Tnzin Tsering Marra, coordintaore della comunità buddista tibetana di Napoli, ha sottolineato il significato di ‘Budda’ “come colui che è illuminato alla realtà ultima”, del bisogno di purificazione spirituale della mente e che l’aiuto vicendevole tra le persone sia strumento per liberare gli uomini dalle sofferenze del corpo e della mente.
Il Prefetto generale dei taoisti in Italia, Rev. Li Xuan Zong, ha voluto sottolineare la bellezza e l’importanza di momenti come questi, che aiutano e favoriscono la rinascita di un mondo migliore.
L’intervento della Dottoressa Angela Furcas, della comunità Baha’i, ha fatto riscoprire in ognuno dei presenti la necessità ed il bisogno di lavorare tutti insieme per il miglioramento dei rapporti tra le persone sulla base del principio dell’uguaglianza tra i popoli e le religioni.
L’incontro si è concluso con l’accorato e comune impegno delle varie religioni per la Pace, per riaffermare il proprio “NO” all’ingiustizia e al disprezzo della vita umana. E tutti si sono impegnati a diventare, sull’esempio di san Francesco d’Assisi, artigiani di pace, strumento di perdono e di riconciliazione.
Alla luce delle parole di Giovanni Paolo II: “ogni preghiera autentica è ispirata dallo Spirito Santo che è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo”, allora sono tutte vere e giuste le preghiere che i leader religiosi giovedì sera hanno pronunciato nella parrocchia di S. Antonio di Padova.
Momenti come questi, costituiscono delle vere e proprie aperture verso l’altro, rappresentano un forte segnale di rottura di quelle barriere che la società impone tra le diverse culture e religioni affinché la chiusura, l’intolleranza, il pregiudizio razzista cedano finalmente il posto alla fraternità, alla pace ed alla comunione.
Raffaele Costabile o.f.s.
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