14 gennaio 2020. E’ stato reso pubblico il programma ‘Molte fedi sotto lo stesso cielo’, sei percorsi di approfondimento per un numero ristretto di persone, con rappresentanti dell’induismo, del buddhismo, del monachesimo, promosso dalle ACLI di Bergamo, con il patrocinio della Cattedra UNESCO, dell’Università di Bergamo, sul pluralismo religioso e la pace, in collaborazione con la provincia e il Comune di Bergamo e vari gruppi ed associazioni.
15 gennaio 2020. A Savona la ‘Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei’ si è svolta nella sala Cappa del centro ‘Città dei Papi’. L’incontro, dal sottotitolo ‘Comunicare le fedi oggi’, è stato promosso dall’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, inserito anche nella formazione continua per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Sono intervenuti il vescovo di Savona-Noli, mons. Calogero Marino, il rabbino capo della Comunità ebraica di Genova, Giuseppe Momigliano, il delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, don Giovanni Lupino, il dottor Amnon Cohen, già primario di pediatria all’ospedale san Paolo e presidente della Comunità ebraica ligure, e Marco Gervino, giornalista e direttore de ‘Il Letimbro’, nel ruolo di moderatore.
16 gennaio 2020. La XXXI Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, è stata promossa a Napoli dall’arcidiocesi, dalla Chiesa valdese – Fondazione ‘Villa Betania’, dalla Comunità ebraica, si è svolta in sinagoga con una riflessione a tre voci sul tema dell’anno, il Cantico dei Cantici dalle Cinque Meghillot. Rav Ariel Finzi ha illustrato l’interpretazione ebraica a carattere allegorico, l’amore tra l’Eterno e il suo popolo; il pastore Valdese Leonardo Magrì ha proposto una riflessione personale secondo cui il Cantico, che sembra fuori posto nella Bibbia, rispecchia il progetto di Dio, il progetto della creazione, riguardo all’amore tra l’uomo e la donna. Mons. Gaetano Castello, Preside della Facoltà di teologia e delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Napoli, ha proposto una nuova interpretazione esegetica del Cantico, secondo il testo cui faccia riferimento a una situazione drammatica: l’amore tra un pastore e una fanciulla ostacolato dalla volontà del re che ha scelto la giovane donna per il suo harem. Lei tenta di fuggire dalla reggia ma le guardie glielo impediscono. La seconda parte della serata si è svolta con un coinvolgente concerto ebraico di Maurizio Di Veroli che porta avanti il progetto Davka, gruppo nato nel 2004 per diffondere la musica e la cultura ebraica, che ha eseguito un repertorio di varie nazionalità.
16 gennaio 2020. La XXXI Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, a Roma si è svolta presso la Pontificia Università Lateranense (aula Paolo VI). Rav Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, e il professor Luca Mazzinghi, docente di Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana, hanno dialogato sul testo biblico dell’anno, il Cantico dei Cantici dalle Cinque Meghillot. L’incontro si è aperto con il saluto del vescovo Paolo Selvadagi, delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, mentre le conclusioni sono state affidate a mons. Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso ed i nuovi culti. L’incontro è stato moderato da don Giuseppe Pulcinelli, responsabile per i rapporti con l’ebraismo nella Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo. L’incontro è stato animato dalle musiche del Progetto Davka, “Questa Giornata – ha osserva mons. Gnavi – vuole essere segno di speranza, ponendosi in direzione contraria rispetto al clima attuale diffuso della ricerca del nemico e alle esperienze antisemite del nostro tempo. Cerchiamo invece di coltivare un sempre più necessario rapporto spirituale e fraterno tra cristiani ed ebrei, in un mondo complesso che ha bisogno di questa nostra alleanza per il bene comune, ricercando nelle radici comuni spirituali la base per la costruzione del futuro”.
16 gennaio 2020. Nell’aula magna dell’università del Sacro Cuore ha Milano si è tenuto un convegno sul tema ’L’uomo del dialogo. Il cardinale Jean-Louis Tauran’, che è stato il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. I relatori sono stati il cardinale Miguel Ayuso Guixot attuale presedente del dicastero pontificio e Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Muslim World League. Il convegno, che ha inteso illustrare il prezioso contributo del cardinale Tauran al dialogo interreligioso, è stato aperto dal rettore dell’Università Cattolica, il prof. Franco Anelli e da Wael Faraouq, docente di lingua e letteratura araba nella facoltà di scienze linguistiche e letterature straniere.
16 gennaio 2020. Nella Cittadella della onlus Semi di pace International di Tarquinia (Vt) si è tenuto un incontro pubblico in occasione della Giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei. Il filosofo ebreo Marco Cassuto Morselli e il vicario episcopale della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, mons. Rinaldo Copponi, hanno proposto una riflessione sul Cantico dei Cantici. E’ stata anche presentata la ‘Bibbia dell’amicizia’. , come pure la testimonianza dell’associazione ‘Ricordiamo insieme’, di cui fanno parte discendenti di tedeschi ed ebrei che vogliono tenere viva la memoria dell’Olocausto. Al termine dell’evento, è stato possibile visitare il Memoriale della Shoah presente all’interno della Cittadella e che comprende una mostra su ‘La Shoah in Italia. Persecuzione e deportazioni (1938-1945)’.
17 gennaio 2020. In Polonia si è celebrata la giornata del dialogo ebraico-cristiano, sul tema ‘Ricorda il giorno di sabato per santificarlo’. L’arcivescovo Grzegorz Rys ha sottolineato l’importanza delle festività religiose. La celebrazione si è tenuta a Gniezno e a Poznam ed ha avuto anche lo scopo di dimostrare che erroneamente i polacchi vengono stigmatizzati di antisemitismo. La giornata, che risale al 1997, è coincisa con il 75esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz; è stata preceduta, il 13 gennaio presso la sinagoga di Chmielnik, da una cerimonia cattolica ed ebraica per ricordare i bambini ebrei morti durante la seconda guerra mondiale.
22 gennaio 2020. Incontro interreligioso mensile promosso dal Centro studi francescani per il dialogo interreligioso e le culture, nella chiesa di San Giorgio Martire in Afragola (Napoli), sul tema ‘Il perdono cuore di ogni religione’. Il tema è stato illustrato da Angela Furcas per la fede Baha’i, da Amedeo Imbimbo per il buddhismo tibetano (Comunità Sangha Rimè di Caivano), dal Prefetto generale dei Taoisti d’Italia, il Rev. Li Xuanzong, e da Lucia Antinucci del Centro Studi per la prospettiva biblica (Primo e Secondo Testamento). Il gruppo è stato accolto fraternamente dal parroco don Massimo Vellutino, responsabile dell’XI decanato della diocesi di Napoli, dalla comunità parrocchiale, dai giovani Scout e dal coro che ha animato l’incontro con dei canti.
22 gennaio 2020. A Lahore (Pakistan) si è tenuta la cerimonia di chiusura delle celebrazioni che hanno commemorato gli 800 anni dall’incontro tra San Francesco d’Assisi e il Sultan Al-Kamil, avvenuto nel 1219: l’ottavo centenario di quello storico incontro ha avuto vasta eco in Pakistan nel corso di tutto il 2019. All’evento hanno partecipato numerosi leader cristiani e musulmani e vari indù. L’Arcivescovo Christophe Zakhia El-Kassis, Nunzio Apostolico in Pakistan, ha sottolineato che “l’incontro di San Francesco d’Assisi con il Sultano si è verificato in una atmosfera di paura e pericolo, ma quella paura si è trasformata in dialogo che ha portato alla pace e all’amicizia […]. Possiamo imparare a promuovere la pace e la coesistenza da San Francesco d’Assisi e dal Sultano”, ha aggiunto, promettendo “sostegno per la promozione della pace, dell’armonia, della tolleranza nella società” e trasmettendo i saluti di Papa Francesco. Mons. Sebastian Francis Shaw, Arcivescovo di Lahore e Presidente della Commissione nazionale per il dialogo interreligioso e l’ecumenismo, della Conferenza episcopale cattolica del Pakistan, ha concordato, affermando che “è necessario accettarsi l’un l’altro nella società, come hanno fatto San Francesco d’Assisi e il Sultan Al-Kamil, per promuovere una convivenza pacifica”. Tra le autorità civili, Ijaz Alam Augustine, Ministro provinciale per i diritti umani e le minoranze e Ministro del dialogo interreligioso in Punjab, ha dichiarato di “apprezzare la significativa cerimonia” notando che “il governo promuove la tolleranza e l’armonia nella società e intende continuare a sviluppare una politica di pace e armonia interreligiosa al fine di promuovere lo spirito di convivenza nella società”.
25 gennaio 2020. Capodanno cinese 2020: per le due settimane successive (fino alla festa delle lanterne) in tutto il mondo si è celebrata con molte iniziative la festa, che non ha una data fissa perché segue il calendario lunare tradizionale; secondo l’astrologia cinese, ad ogni anno lunare corrisponde un segno zodiacale: il 2020 è l’anno del topo. Il periodo di festa dura 16 giorni, dalla vigilia di Capodanno fino alla Festa delle Lanterne. I giorni più importanti del periodo di festa sono la vigilia di capodanno (24 gennaio 2020), giornata in cui le famiglie si riuniscono; il primo giorno dell’anno (sabato 25 gennaio 2020); la Festa delle Lanterne, quindicesimo giorno del primo mese del calendario lunare cinese (8 febbraio 2020). A causa dell’epidemia in Cina quest’anno i festeggiamenti sono stati vietati.
30 gennaio 2020. A Firenze, presso la Sala Teatina, si è tenuto l’incontro sulla ‘Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune’, rifacendosi al Documento di Abu Dabhi (4 febbraio 2019). Scopo dell’incontro è stato quello di dare vita a un percorso per realizzare un rapporto più strutturato tra le due realtà religiose, per creare l’Amicizia islamico-cristiana a Firenze.
di Lucia Antinucci
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