30 settembre 2019. Il World Jewish Congress (WJC) si è unito alla Comunità ebraica in Svezia nel condannare la decisione, presa dalla Conferenza del Partito Centrale di dare seguito al divieto di circoncisione dei ragazzi. Il presidente del Wjc, Ronald S. Lauder, ha dichiarato: “La circoncisione è un principio centrale della vita e del rituale sia degli ebrei che dei musulmani e deve essere mantenuta come un diritto religioso indelebile, in Svezia e in tutto il mondo. […] Proibire a qualsiasi cittadino di circoncidere i propri figli, come è stata la pratica dei loro antenati per migliaia di anni, equivale a decretare la fine del futuro della loro vita religiosa in questo paese. Non possiamo rimanere indifferenti – ha aggiunto – di fronte ad attacchi che colpiscono le nostre comunità e i nostri costumi”. Lauder ha pure affermato: “La libertà di religione e di credo è una delle basi del principio della democrazia ovunque. Non possiamo permettere che questa libertà venga distrutta”.
30 settembre – 3 ottobre 2019. Convegno a Gerusalemme in occasione degli ‘800 anni dell’incontro tra San Francesco d’Assisi (1219) e il sultano d’Egitto Malek al-Kamel a Damietta, durante la quinta crociata. Il nipote del Saladino, nonostante il parere contrario dei suoi dignitari di corte, accolse Francesco e i frati con cordialità, offrendo loro anche dei doni, che però vennero rifiutati in nome della povertà evangelica. Il convegno è stato promosso dai frati della Custodia di Terra Santa. Nel corso di un’intervista il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton ofm, ha affermato: “Francesco d’Assisi ha attraversato i confini della guerra e ha superato la logica del conflitto di civiltà, seguendo l’ispirazione divina che lo ha portato a credere nella possibilità di un incontro fraterno con ogni creatura”. Egli ha, inoltre, sottolineato che il messaggio di Francesco è valido ancora oggi perché il dialogo è andare incontro all’altro senza pregiudizi.
1 ottobre 2019. Turchia, Pakistan e Malaysia si sono impegnati a sostenere assieme il progetto di una tivù antislamofobia. I leader dei tre paesi hanno reso esplicita l’intenzione di confutare e smontare, attraverso la nuova emittente, tutte le definizioni fuorvianti che definiscono l’Islam in quanto tale una religione violenta, etichettando tutti i musulmani come potenziali terroristi.
1 ottobre 2019. Per ricordare il 150esimo anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, presso la sede del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani si è tenuto un incontro, durante il quale il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ha sottolineato che l’evento è stato un’occasione per dare visibilità alla comune aspirazione umana a trovare vie creative ed efficaci a promuovere l’armonia e la pace a livello globale e locale, individuale e collettivo, nell’ottica dell’amore fraterno e della non violenza”. All’incontro hanno partecipato cristiani, induisti, buddhisti, jainisti, sikh, musulmani e con la presenza dell’ambasciatore dell’India presso la Santa Sede, Sibi George. I lavori sono iniziati con un minuto di silenzio in memoria di colui che promosse instancabilmente “l’amore fraterno e la non violenza”, seguito dal canto tradizionale indù Vaishnav jav to tene kahiye, che Gandhi amava molto e recitava quotidianamente, come ha ricordato Swamini Hamsananda Ghiri, vicepresidente dell’unione induista italiana.
3 ottobre 2019. Nel corso di una conferenza a Bruxelles, con rappresentanti di oltre 150 realtà religiose, sociali e istituzionali, è stato annunciato il progetto dello Scambio globale di religione nella società (Global Exchange on Religion in Society), “una sorte – è stato affermato – di Erasmus per attori e attivisti della società civile che lavorano sulla fede e l’inclusione sociale”. Da anni si è cercato di rendere silenziose e marginali le religioni, in nome di una pseudo laicità (che in effetti è laicismo); ora, invece, ci sono segnali di un’inversione di tendenza. Fra l’altro l’art. 17 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, promuove il dialogo “aperto, trasparente e regolare” tra le istituzioni dell’Unione e le Chiese presenti in Europa. Il progetto dovrebbe essere operativo dalla prima metà del 2020, e consiste nel mettere a disposizione dei fondi del bilancio dell’Unione europea per la creazione di spazi e momenti in cui realtà e persone che si impegnano per l’inclusione si possano incontrare, confrontare, sostenere, consigliare e così accrescere le loro capacità di generare cambiamento (empowerment) nelle cose che fanno. Il progetto prevede anche che durante questi momenti di scambio gli attivisti possano usufruire di occasioni di formazione con dei Workshop per migliorare, ad esempio, la loro visibilità o la loro capacità di comunicazione.
4 ottobre 2019. E’ iniziato a Genova il nuovo progetto di formazione per insegnanti incentrato sull’ebraismo, frutto della collaborazione della Comunità ebraica locale con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Tema del primo incontro Ebraismo, Nazione, Popolo, Religione; relatore il pedagogista Saul Meghnagi, coordinatore UCEI del progetto. Hanno preso parte al corso 46 insegnanti che lo avevano sollecitato, accreditato sulla piattaforma SOFIA del MIUR. Il 30 ottobre ha parlato Rav Ruben Della Rocca su ‘Torah scritta e orale’; il 27 novembre tratterà ‘L’antigiudaismo e l’antisionismo’ Gadi Luzzatto (direttore del CDEC); il 10 dicembre Ariel Dello Strologo (presidente della Comunità ebraica di Genova) parlerà della ‘Cultura ebraica: il libro’.
6 ottobre 2019. Inaugurazione del Giardino dei giusti a Milano nel parco del Monte Stella. E’ stata una giornata ricca di attività, concerti, reading, dibattiti, laboratori per bambini, visite guidate, per presentare alla città uno spazio per attività educative e culturali aperto alla città. Tra gli ospiti, la Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla shoah, l’arcivescovo di Milano Mons. M. Delpini, il Rabbino capo di Milano Rav Alfonso Arbib; in rappresenta del CORES il Vicepresidente Yusuf Abd al-Hakim Carraro e il responsabile per il dialogo interreligioso Abd al-Ghafur Masotti. Ara Khatchadourian, maratoneta noto per aver portato un messaggio di dialogo e di tolleranza fra i popoli in Europa e in Medio Oriente, ha portato una bandiera di pace all’interno del Giardino.
6 ottobre 2019. A Santiago del Cile per otto ore, i rappresentanti di varie tradizioni religiose hanno tenuto un incontro di preghiera e di meditazione per la cura della vita del pianeta, esprimendo la loro comune preoccupazione per la crisi climatica e per il creato. L’incontro ha avuto il carattere di una celebrazione, e si è svolta nel settore Las Magnolias del parco Quinta Normativa. L’iniziativa è stata promossa dall’Alleanza interreligiosa e spirituale per il clima (Aiec), della quale fa parte anche la Pastorale sociale – Caritas della Chiesa cilena. All’incontro hanno partecipato cattolici, protestanti, musulmani, ebrei, buddhisti, baha’i, tradizioni indigene ed altri, che hanno elevato preghiere ed eseguito rituali in uno spazio definito multi religioso. L’obiettivo è quello di “un cambiamento sistemico, culturale e spirituale che si traduca in trasformazioni economiche e politiche di fronte all’attuale crisi climatica”, come si legge nel Documento che è stato firmato anche da nuove organizzazioni che hanno aderito all’Alleanza.
8 ottobre 2019. A Firenze, nel cenacolo di Santa Croce, si è tenuta una giornata interreligiosa con il principe El Hassan bin Talal di Giordania, con la partecipazione dell’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori e del cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. L’iniziativa è stata promossa dall’opera di Santa Croce, con la comunità dei Frati Minori Conventuali, in occasione degli 800 anni dell’incontro tra Francesco d’Assisi e il sultano d’Egitto al Malek al-Kamel, a pochi mesi dalla Dichiarazione sulla Fratellanza umana di Abu Dabhi. Le relazioni degli esperti hanno puntualizzato la storia e l’attualità del dialogo islamo-cristiano. El Hassan bin Talal (Giordania) ha sottolineato che “il dialogo cristiano-islamico rafforza la giustizia e promuove una società pacifica e inclusiva”. L’imam di Firenze Elzir ha affermato: “Il nostro impegno è quello di lavorare sempre più con la società civile e la comunità cristiana”. L’arcivescovo di Firenze, il cardinale Betori, ha evidenziato che alle religioni spetta il compito di costruire ponti tra popoli e culture. Il cardinale Ayuso Guixot ha affermato che il dialogo tra cristiani e musulmani è un impegno rilevante per la Chiesa. L’evento ha reso ancora una volta Firenze città del dialogo e crocevia d’incontro, come negli anni cinquanta e sessanta, grazie all’opera profetica di Giorgio La Pira.
7 ottobre 2019. Messaggio del Papa in occasione delle festività ebraiche al Rabbino Capo di Roma: “In occasione delle solenni ricorrenze di Rosh ha-Shanah, Yom Kippur e Sukkoth, sono lieto di porgere a Lei e alla Comunità ebraica di Roma i miei sinceri auguri. Il mio pensiero si estende alle Comunità ebraiche nel mondo con l’auspicio che queste feste possano apportare copiose benedizioni dall’Eterno ed essere fonte di intima gioia […]. L’Altissimo, nella sua eterna misericordia, rafforzi ovunque i nostri vincoli di amicizia e il desiderio di favorire un costante dialogo per il bene di tutti. Shalom alechem”.
13 – 20 ottobre 2019. Festa di Sukkoth, durante la quale ogni famiglia ebraica costruisce una capanna (può essere allestita simbolicamente anche su un balcone), per ricordare la permanenza del popolo d’Israele nel deserto, in seguito alla liberazione dalla schiavitù dell’Egitto. La famiglia si riunisce nella Sukkha attorno al capofamiglia che legge la Torah e la medita, ed ivi si consumano i pasti nella gioia. L’ultimo giorno è Simchot Torah, la gioia della Torah, “Hoshanah Rabbah”, la festa della vita; nel settimo giorno si compiono sette giri attorno alla Torah. A Gerusalemme la cerimonia si svolge davanti al muro occidentale. Rav Sacks ha affermato in tale occasione: “La sicurezza non è sempre qualcosa che possiamo ottenere fisicamente, ma è qualcosa che possiamo acquisire mentalmente, psicologicamente, spiritualmente. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è il coraggio e la volontà di sederci all’ombra delle ali riparatrici di Dio”.
16 ottobre 2019. 76 anni dalla deportazione degli ebrei di Roma (16 ottobre 1943). La commemorazione si è svolta alla stazione Tiburtina, da dove partirono i convogli. Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, ha messo in risalto la finalità del ricordare quanto è successo allora: “[…] lo facciamo perché il nostro impegno e la nostra forza sono per ribadire che quello che è stato non deve più succedere […]. In questo luogo di sofferenza dove qualcuno – ha continato la Dureghello – si è girato dall’altra parte, ma altri come i ferrovieri hanno permesso ad alcune persone di salvarsi, questo è quello che vogliamo continuare a trasmettere e a ricordare, perché questo solo permetterà di vivere in un mondo migliore, più felice e più sereno”.
22 – 25 ottobre 2019. In occasione del 550° anniversario (19 ottobre) della nascita di SRI GURU NANAK DEV, fondatore del Sikhismo e riformatore sociale e religioso, si è svolta una Conferenza interreligiosa a Roma presso il Centro Congressi Aurelia (via Aurelia 796), organizzata dallo Sikhi Sewa Society, sul tema La fratellanza umana per l’armonia e la pace. Sri Guru Nanak Dev è stato un promotore della fratellanza universale e dell’armonia interreligiosa. Egli “ha trasmesso un messaggio di umiltà, semplicità, fratellanza universale, rispetto reciproco, uguaglianza e giustizia. I suoi insegnamenti, tratti da varie religioni, sono validi ovunque e sempre”. I lavori sono stati aperti dal card. Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Vi hanno partecipato, oltre al presidente della Commissione delle Conferenza episcopale italiana, Mons. Ambrogio Spreafico, il segretario della Sikhi Sewa Society, il segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia Abdellah Redouane, rappresentanti degli induisti, buddhisti e giainisti d’Italia.
23 ottobre 2019. Incontro interreligioso a Torre del Greco, promosso dal Centro studi francescani per il dialogo interreligioso e le culture, presso la parrocchia di S. Antonio di Padova, in via Nazionale n. 98. Il tema è stato “La preghiera e la meditazione secondo le varie religioni”. L’incontro è stato animato con i canti eseguiti dalla corale parrocchiale. All’incontro hanno partecipato: Amedeo Imbimbo del buddismo tibetano, comunità Sangha rimè, Angela Furcas dei Baha’i, il Rev. Li Xuan Zong, prefetto generale dei taoisti d’Italia, il pastore luterano Helmut Schwalbe, Lucia Antinucci come rappresentant del Centro studi francescani per il dialogo interreligioso e le culture. I rappresentanti delle varie religioni e comunità con una breve riflessione hanno sviluppato la tematica della serata secondo la loro tradizione spirituale di appartenenza. L’incontro è stato introdotto da un breve momento di preghiera secondo la tradizione cristiana e la spiritualità francescana.
25 – 27 ottobre 2019. Ad Assisi si è tenuto l’incontro sullo ‘Spirito di Assisi’, a 33 anni dallo storico incontro per la pace di Giovanni Paolo II, in preparazione all’incontro di marzo 2020 su The Economy of Francesco, promosso dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a cui sono stati invitati economisti, ricercatori, imprenditori, per parlare di economia sostenibile e solidale. In preparazione all’evento di marzo, i giovani si sono confrontati sul tema Quale economia a partire dalla fede. Il 27 ottobre si è svolta la preghiera interreligiosa nel refettorio del sacro convento, a cui hanno partecipato Mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, Rav Joseph Levi, presidente della Scuola per il dialogo interreligioso di Firenze, Maurizio Ciarpaglia per la fede Baha’i, e Stella Yousif Milad.
26 ottobre 2019. I Baha’i hanno festeggiato il bicentenario della nascita del Bab precursore di Bahá’u’lláh. A metà del XIX secolo un giovane mercante annunciò di essere il portatore di un messaggio destinato a trasformare la vita umana. II Suo messaggio suscitò speranze in tutte le classi sociali, attraendo rapidamente migliaia di seguaci. Egli assunse il nome di Báb, che in arabo significa ‘la Porta’.
Il Báb annunciò che l’umanità si trovava alle soglie di una nuova era. La Sua missione, che sarebbe durata solo sei anni, era quella di preparare la strada all’avvento di una Manifestazione di Dio, che avrebbe inaugurato l’era di pace e di giustizia promessa a tutte le religioni del mondo: Bahá’u’lláh. La comunità Baha’i ha festeggiato l’evento con riflessioni, preghiera e gioiosa agape fraterna presso il Centro studi di Maddaloni. Festeggiamenti analoghi ci sono stati anche a Caserta, Salerno e Portici, e ancora in tante città d’Italia e del mondo.
27 ottobre 2019. Il Deepali è una delle feste indiane più antiche, che simboleggia la vittoria del bene sul male. Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, a firma del presidente il cardinale Angel Miguel Ayuso Guixot, ha inviato – come ogni anno – un messaggio a tutti gli indù del mondo. Tra l’altro, così recita il messaggio: “Pertanto, vivere in uno spirito di fratellanza e di amicizia attraverso un dialogo costante, è un corollario naturale dell’essere una persona religiosa induista o cristiana”, seguendo l’esempio di Giovanni Paolo II e del Mahatma Gandhi (di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita).
27 ottobre 2019. XVIII Giornata del dialogo cristiano-islamico, dedicata al Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune. La giornata è stata istituita nel 2001, in seguito ai tragici eventi dell’11 settembre, e nel tempo ha fatto emergere sempre più la necessità di un dialogo approfondito “per dissipare paure e rimontanti sentimenti xenofobi, prevenendo violenze e radicalizzazione”. Lo slogan della giornata è stato: Non c’è futuro senza fratellanza e solidarietà.
27 ottobre 2019. La Caritas di Faenza ha promosso una camminata che ha toccato i luoghi di culto delle varie confessioni religiose, in occasione della XVIII giornata per il dialogo cristiano-islamico e della IX giornata del dialogo interreligioso. Il tema dell’evento è stato Non c’è futuro senza fratellanza e solidarietà. La camminata del dialogo è iniziata alle 16,45 partendo dal Centro di cultura islamica e ha toccato vari luoghi di culto faentini: chiesa evangelica, chiesa rumeno-ortodossa, tempietto della Memoria e le pietre d’inciampo in ricordo della deportazione degli ebrei. Si è poi passati alla chiesa di San Francesco, in ricordo degli 800 anni dell’incontro del Santo d’Assisi con il Sultano d’Egitto Malik al-Kamil, primo esempio di dialogo cristiano-islamico. Al termine del percorso è stato allestito un ristoro multietnico offerto dalle comunità religiose e dalle associazioni aderenti al Tavolo del Dialogo.
27 ottobre 2019. Documento finale del Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia (6-27 ottobre), nel quale si afferma che il dialogo, sia ecumenico che interreligioso, ricopre grande importanza. Nel Documento si incoraggia ad una maggiore conoscenza delle religioni indigene e dei culti afro-discendenti, affinchè assieme agli indigeni si possa operare in difesa della casa comune. Sono stati proposti dei momenti d’incontro di studio e dialogo tra le Chiese amazzoniche e i seguaci delle realtà indigene.
28 ottobre 2019. E’ stata consegnata al Papa in Vaticano la Dichiarazione congiunta delle religioni abramitiche monoteistiche sulle problematiche del fine vita. Tra i firmatari Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. I firmatari sono contrari a eutanasia e suicidio assistito, moralmente e intrinsecamente sbagliati, per cui dovrebbero essere evitati senza eccezioni; è stata chiesta la libertà di coscienza per i medici, nessuno dei quali mai dovrebbe essere sottoposto a pressioni per partecipare anche in modo indiretto all’eutanasia. E’ stata segnalata l’importanza delle cure palliative e la diffusione di una cultura che non faccia mai perdere di vista il valore e la dignità della vita di tutti i pazienti, che non devono sentirsi un peso. E’ stata sollecitato il coinvolgimento delle comunità ispirate da qualunque fede religiosa nelle grandi questioni di bioetica “relative al paziente in fase terminale”, il sostegno alle famiglie dei pazienti terminali.
31 ottobre 2019. Alla presenza di Papa Francesco e di vari rappresentanti religiosi, presso la Pontificia Università Lateranense si è svolto il momento conclusivo del convegno su Educazione, diritti umani, pace . Dai lavori sono emerse le indicazioni di strumenti interculturali e le prospettive per il ruolo delle religioni a favore della pace. Il Papa ha sottolineato la necessità del dialogo, in quanto “cercare ed esplorare – ha affermato –è un’ opportunità per dialogare, non è solo un modo per vivere o coesistere, ma piuttosto un criterio educativo. In merito a ciò la Pontificia Università Lateranense ha avviato un percorso di studi interreligioso, con il sostegno del Pontefice. E’ stata anche inaugurata una originale mostra, intitolata Calligrafia per il Dialogo: promuovere la cultura di pace attraverso la cultura e l’arte, dedicata al cardinale Tauran, “uomo del dialogo e costruttore di pace”, come lo ha definito Papa Francesco.
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