«Perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21) Il mistero di Gesù Cristo nella vita delle Chiese I lunedì di Capodimonte per l’unità dei cristiani
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L’unità tra i cristiani è dono e compito affidato a ogni Chiesa e, personalmente, a tutti i battezzati che si riconoscono nella stessa fede in Cristo Gesù. Il cammino ecumenico, dagli inizi del secolo scorso, ha vissuto diverse tappe e momenti, segnati positivamente dal desiderio sincero di cristiani innamorati di Gesù Cristo e del Vangelo, di testimoni che hanno contribuito – nelle rispettive Chiese – a far crescere la coscienza ecumenica come cuore della propria fede e dell’agire da credenti. Certamente, ci sono state anche delle tappe più difficili, così come pure momenti di ristagno e di sfiducia. Tuttavia, la primavera dell’ecumenismo, tempo dello Spirito, è sempre pronta a rifiorire, a superare la stagione del freddo inverno spirituale e la mesta rassegnazione dell’autunno, perché quello che unisce tutti i cristiani (il patrimonio comune del Vangelo) è più grande e più importante delle dottrine e delle storie che ci dividono! Colui che ci unisce è il nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, morto e risorto per la nostra salvezza.
Il Consiglio Regionale delle Chiese cristiane della Campania crede fortemente nell’ecumenismo come via per l’unità tra i cristiani e ha espresso, attraverso i suoi delegati, il desiderio di formare le rispettive Comunità a una coscienza ecumenica, facendo del dialogo, dell’amicizia fraterna e della fede in Cristo il proprio stile di vita e di annuncio.
I lunedì di Capodimonte, grazie al supporto della Sez. San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e del Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture di Maddaloni (Ce), sono aperti a tutti i credenti, e costituiscono una sorta di laboratorio al dialogo e all’unità, con dibattiti, approfondimenti, lezioni frontali e seminari di ricerca personalizzati. Gli incontri iniziano alle ore 16.30 e terminano alle 18.30 e seguono la prospettiva della testimonianza comune, della formazione all’ecumenismo, della conoscenza storica delle Chiese cristiane, dell’approfondimento teologico delle dottrine, della sensibilità pastorale, degli eventi più importanti a livello interconfessionale, dell’etica e della vita cristiana in genere. Per gli studenti è previsto il rilascio del credito formativo. Siamo grati anche per il patrocinio della Conferenza Episcopale Campana attraverso il Settore Ecumenismo e Dialogo.
Quest’anno si è data priorità alla prassi ecclesiale delle singole Chiese e, in special modo, alla vita sacramentale delle Comunità cristiane. Come si celebra un matrimonio misto? È possibile l’inter-comunione? Quali sono gli aspetti fondamentali dell’Eucaristia per le diverse confessioni cristiane? Come si preparano le Chiese all’avvento definitivo del Regno di Dio? Quali sono i frutti concreti della comunione e del dialogo tra le Chiese? A che punto è la recezione del BEM nelle Chiese? A queste e ad altre domande vogliono rispondere gli incontri ecumenici di Capodimonte.
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«Il nostro servizio ecumenico consiste, precisamente in un’epoca in cui le società sono ampiamente secolarizzate, nel testimoniare la presenza del Dio vivente, perché la principale sfida comune nell’ecumenismo è ribadire la centralità della questione di Dio, non di un Dio qualsiasi, ma di quel Dio che ci ha rivelato il suo volto concreto nell’uomo Gesù di Nazareth» (Francesco, Discorso del 25-1-2018).
«Il Vangelo della risurrezione, della “comune festa di tutti”, dell’Amore potentissimo che ha distrutto il potere della morte, risuona oggi in un mondo d’ingiustizia sociale che avanza fieramente, d’indebolimento della persona umana, in una terra come Golgota universale di profughi e di migliaia di bambini innocenti. Annuncia dal profondo che, davanti a Dio, la vita degli uomini ha un valore assoluto. Proclama che le sofferenze e le sventure, la croce e il Golgota, non hanno l’ultima parola» (Bartolomeo I, Messaggio per la Santa Pasqua 2018).
«Non conosciamo nessuno che Dio abbia veramente e definitivamente abbandonato a se stesso; non conosciamo che un solo essere abbandonato e perduto, ossia Gesù Cristo; egli è stato perduto (ma anche ritrovato) affinché nessuno, a parte lui, lo fosse» (K. Barth, La dottrina dell’elezione divina. Dalla Dogmatica ecclesiastica, a cura di A. Moda Torino 1983, 947-948).
«Gesù Cristo non è con noi solamente nelle ore in cui ci ritiriamo in solitudine, ma ci viene incontro a ogni passo che facciamo, in ogni uomo che incontriamo […]. Nel viandante per la strada, nel mendicante che bussa a casa nostra, nel malato dinanzi alla porta della chiesa è una richiesta di Dio che ci è rivolta, e così in ogni uomo che ci sta accanto, con cui stiamo giorno dopo giorno […]. Gesù Cristo è l’esteso spazio della nostra vita, Gesù Cristo è il cuore della nostra comunità, Gesù Cristo è con noi sino alla fine del mondo. Grazie alla Pasqua» (D. Bonhoeffer, Memoria e fedeltà, Edizioni Qiqajon, Magnano [Biella]1995, 199-200).
«Il sangue di Cristo ci ha ottenuto un perdono che resta eternamente davanti a Dio, perché Dio vuole perdonarci i nostri peccati per amore del suo sangue fino a quando esisterà e implorerà grazia per noi. Ma poiché egli esiste e implora per noi in eterno, noi siamo eternamente santi e beati davanti a Dio» (Lutero, Prediche. Epistola della domenica Judica [Eb 9,11-15], in Id., Il Cristo predicato. Sermoni domenicali e festivi. Antologia, introduzione e note di S. Cavallotto, traduzione di F. Belski, Milano 2011, 244).
«Dopo tanti anni di impegno ecumenico, in questo settantesimo anniversario del Consiglio, chiediamo allo Spirito di rinvigorire il nostro passo. Troppo facilmente esso si arresta davanti alle divergenze che persistono; troppo spesso si blocca in partenza, logorato di pessimismo. Le distanze non siano scuse, è possibile già ora camminare secondo lo Spirito: pregare, evangelizzare, servire insieme, questo è possibile e gradito a Dio! Camminare insieme, pregare insieme, lavorare insieme: ecco la nostra strada maestra di oggi. Questa strada ha una meta precisa: l’unità. La strada contraria, quella della divisione, porta a guerre e distruzioni. Basta leggere la storia. Il Signore ci chiede di imboccare continuamente la via della comunione, che conduce alla pace. La divisione, infatti, «si oppone apertamente alla volontà di Cristo, ma è anche di scandalo al mondo e danneggia la più santa delle cause: la predicazione del Vangelo ad ogni creatura» (Unitatis redintegratio, 1). Il Signore ci chiede unità; il mondo, dilaniato da troppe divisioni che colpiscono soprattutto i più deboli, invoca unità» (Francesco, Discorso del 21-6-2018 tenuto a Ginevra per il 70° anniversario della fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese).
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